Quando ci sediamo al tavolo con un cliente per parlare di progetti complessi e di integrazione non sempre è facile concentrarsi su quello che realmente interessa e di conseguenza il perimetro del progetto non è facilmente individuabile.
Vi propongo quindi il project vision canvas, realizzato prendendo ispirazione da ben più noti modelli (vedi il product canvas, il business model canvas e il project canvas).
A mio modo di vedere il project vision canvas viene in aiuto quando le idee sono confuse e poco chiare. Gli altri canvas citati intervengono invece quando il processo di pensiero e di progetto è già maggiormente indirizzato.
Il canvas andrebbe usato prima della partenza del progetto nella fase in cui serve appunto comprendere “la vision” generale. Il tentativo è quello di mettere in un solo foglio tutti gli elementi chiave e consentire così al cliente ma anche a noi che dobbiamo condurre di avere un’idea di massima degli elementi importanti.
La parte di sinistra presenta tre sezioni chiamiamole di indice del progetto: le esigenze, i referenti e i sistemi coinvolti.
La parte centrale presenta le quattro sezioni importanti di progetto: lo scenario attuale, quello desiderato, i casi d’uso e la strategia.
In basso abbiamo infine la sezione di chiusura che ci ricorda i punti aperti.
Perché usare il canvas e non un documento più strutturato?
Direi perché oggi abbiamo sempre meno tempo per leggere ed è importante essere chiari e sintetici, poi i dettagli necessari arriveranno ma solo in una fase successiva, quando avremo definito il perimetro di base.
Come utilizzare il canvas?
In base agli interlocutori ed al livello di confidenza che abbiamo con loro si possono ipotizzare tre scenari in progressione:
- Individuale: prendiamo appunti durante la riunione, lo compiliamo a casa e lo condividiamo insieme al cliente durante un successivo incontro.
- Condiviso: lo proiettiamo durante la riunione e integriamo le varie sezioni guidando così l’incontro in base ai diversi box e rendendo tutti partecipi.
- Collaborazione: lo stampiamo e forniamo una copia ad ogni partecipante così che tutti possano riflettere autonomamente sui vari argomenti ed arrivare poi ad avere una visione di progetto condivisa che comprende i diversi punti di vista. Magari in questo caso usiamo dei post-it colorati per favorire il pensiero visuale.
Sei interessato al canvas?
Puoi scaricare gratuitamente la versione pdf dal seguente link: 201705v1 – Project Vision Canvas
Se sei interessato invece alla versione ppt modificabile da usare al computer, contattami su LinkedIn scrivendo nel messaggio #projectvisioncanvas, ti manderò comunque il file gratuitamente.
Buon lavoro a tutti e fatemi avere feedback su come poterlo migliorare.
Caro Luca, ho trovato molto interessante il tuo post e ho scaricato il project vision canavas. A questo riguardo ti vorrei chiedere, essendo io un insegnante e utilizzando sistemi di previsione dell’andamento di un corso, quindi con step intermedi, hai qualcosa da consigliarmi di più idoneo alla mia professione? Grazie in anticipo e buona giornata!
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Ciao a te (non vedo il tuo nome), premesso che non sono preparatissimo sul tema “prevedere l’andamento di un corso” posso provare a dirti quello che normalmente cerco di fare quando mi trovo ad organizzarne uno. Direi che i temi fondamentali sono: creare interesse e coinvolgimento, di solito con giochi e attività di gruppo; spezzare il ritmo, alternando spiegazione, video e altre forme di contenuto. Se capisco bene ti servirebbe qualcosa per misurare come è andata? Domanda: insegni a bambini, ragazzi, adulti? Probabilmente dovresti individuare alcuni indicatori da poter misurare e magari raccogliere su quelli direttamente il feedback dalla classe.
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Scusa, mi chiamo Laura. Io insegno all’università. Gli studenti solo solitamente soddisfatti, veniamo valutati alla fine di ogni corso. Vorrei qualcosa per migliorare la comunicazione e programmare meglio i tempi di trattazione delle tematiche! Grazie mille!!!
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Ciao Laura, ben trovata. Due argomenti direi enormi nella loro complessità: la comunicazione e il tempo.
Sulla comunicazione ho scritto qualcosa sulla presentazione efficace (la trovi sul sito) e oltre a quello credo che il tema forte sia la capacità di sintetizzare i concetti chiave aiutandosi magari con delle slide che possano servire agli studenti per fissare meglio le idee quindi non le slide “tutto testo è poco altro” ma al contrario concetti chiave e immagini da associare per favorire la memorizzazione. Ovviamente dipende molto anche da cosa insegni tuttavia una strada si trova sempre. Io per esempio faccio un largo uso delle mappe mentali: si vedono poco in giro, sono visuali è generalmente fanno presa su chi sta ascoltando.
Sul tema tempo è sempre complicato gestirlo in aula dato che dipende prima di tutto da quanto è interattiva la tua lezione, intendo domande e interventi da parte degli studenti. Sicuramente devi essere tu ad avere ben chiari i temi principali a mente e sforzarti di condurre la lezione seguendo questa “scaletta mentale”. Per quanto mi riguarda posso dirti che nel momento in cui preparo delle slide a supporto con pochi concetti chiari, automaticamente anche il tempo necessario per esprimerli si riduce e posso così gestire meglio le eventuali domande. In generale però direi che non esiste una ricetta esatta.
Un altro aspetto interessante potrebbe essere quello di introdurre alcuni concetti legati alle “classi capovolte” in questo caso durante la lezione potresti valutare il livello di comprensione da parte degli studenti senza partire dallo spiegare da zero gli argomenti.
Se sei su linkedin contattami così se vuoi possiamo continuare la chiacchierata in privato.
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Grazie Luca, ci “sentiamo” su Linkedink!!
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